“A quiet place” fa un uso eccellente del montaggio sonoro per permettere allo spettatore di immedesimarsi nella realtà horrorifica dei personaggi.
A sottolineare e ampliare questa realtà c’è un personaggio non udente che permette al regista di mettere in scena diverse scene dove la realtà uditiva risulta alterata, portando lo spettatore ad un’immedesimazione totale.