Amico Virus

Negli ulti­mi gior­ni si è sen­ti­to par­la­re spes­so di virus, nel­lo spe­ci­fi­co dell’ormai tri­ste­men­te famo­so Covid-19, che ha cau­sa­to una pan­de­mia glo­ba­le tutt’ora in cor­so. Tut­ta­via i virus sono orga­ni­smi incre­di­bil­men­te affa­sci­nan­ti che non sem­pre dan­neg­gia­no gli uma­ni, anzi, alcu­ni di solo sono per­si­no capa­ci di curar­ci difen­den­do­ci da altri “inva­so­ri”. Oltre ai virus infat­ti ci sono altri orga­ni­smi poten­zial­men­te peri­co­lo­si per gli uma­ni, tra di loro com­pa­io­no anche i bat­te­ri, orga­ni­smi mono­cel­lu­la­ri che spes­so vivo­no come paras­si­ti attac­can­do le nostre cel­lu­le cau­san­do malat­tie come la peste ed il cole­ra.

La medi­ci­na tra­di­zio­na­le com­bat­te que­sti bat­te­ri usan­do dei far­ma­ci chia­ma­ti “anti­bio­ti­ci” che ucci­do­no il bat­te­rio curan­do quin­di la malat­tia. Tut­ta­via i bat­te­ri, come anche i virus, 

 

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Virus - Battereofago -

han­no la capa­ci­tà di muta­re, e quin­di di cam­bia­re le loro carat­te­ri­sti­che gene­ti­che diven­tan­do più peri­co­lo­si, con­ta­gio­si o resi­sten­ti agli anti­bio­ti­ci. In que­sto modo far­ma­ci e bat­te­ri com­bat­to­no una infi­ni­ta guer­ra: da una par­te la medi­ci­na fa pro­gres­si svi­lup­pan­do solu­zio­ni sem­pre più effi­ca­ci, dall’altra i bat­te­ri si adat­ta­no e rispon­do­no al fuo­co svi­lup­pan­do dife­se miglio­ri e in alcu­ni casi impe­ne­tra­bi­li. Gli anti­bio­ti­ci quin­di, nono­stan­te sia­no una solu­zio­ne otti­ma per com­bat­te­re le infe­zio­ni bat­te­ri­che, alla lun­ga non fan­no altro che ren­der­le più for­ti.

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Battereofago - Covid-19

Per ovvia­re a que­sto pro­ble­ma la medi­ci­na spe­ri­men­ta­le ha pro­po­sto una cura alter­na­ti­va: i virus.

Nell’immensa varie­tà di virus esi­sten­ti ce n’è uno che spic­ca per il suo fasci­no e per la sua peri­co­lo­si­tà: si chia­ma Bat­te­rio­fa­go, e come dice il nome, ha la carat­te­ri­sti­ca di “man­giar­si” i bat­te­ri, più pre­ci­sa­men­te si infil­tra al loro inter­no e si mol­ti­pli­ca fino a far­li esplo­de­re. La cura pro­po­sta quin­di con­si­ste “nell’addestrare” dei bat­te­rio­fa­gi ad attac­ca­re uno spe­ci­fi­co bat­te­rio, come può esse­re quel­lo del­la peste, e iniet­ta­re quin­di una pic­co­la quan­ti­tà di que­sti virus nel nostro cor­po. Una vol­ta den­tro, il virus (che non è capa­ce di attac­ca­re le cel­lu­le uma­ne) cer­che­rà tut­ti i bat­te­ri pre­sen­ti nel cor­po e li attac­che­rà uno ad uno fino ad eli­mi­nar­li tut­ti. Una vol­ta fat­to, ormai sen­za “cibo”, morirà in bre­ve tem­po lascian­do il pazien­te sano e libe­ro da paras­si­ti.

Nico­la Nespo­li