LA TRAMA
Antigone è un film scritto e diretto da Sophie Deraspe che riprende la tragedia di Sofocle, riadattandola al contesto sociale dei giorni nostri. Viene narrata

la storia di Antigone (Nahéma Ricci) che, con i suoi fratelli e la nonna, fugge in Canada con il desiderio di cominciare e condurre una nuova vita.
Questa famiglia si dovrà presto confrontare con numerosi e pesanti problemi. Infatti, la loro esistenza verrà nuovamente destabilizzata quando il fratello di Antigone, Eteocle (Hakim Brahimi), verrà freddato dalla polizia a colpi di pistola. In seguito a questo avvenimento, Antigone, profondamente scossa, comincerà a battersi per ottenere giustizia.

l’attualizzazione di un mito
Antigone mette in scena diversi soggetti, valori e messaggi. La speranza, l’unità famigliare, l’immigrazione, la violenza e l’abuso di potere da parte delle forze dell’ordine sono solamente alcuni dei temi trattati in maniera diretta e potente da parte del film.
Il personaggio di Antigone cercherà di fare del suo meglio per aiutare i membri della propria famiglia a superare delle situazioni estremamente negative. Quasi nulla andrà come previsto e arriverà addirittura a sacrificare la sua stessa persona per cercare di adempiere la sua causa. Quest’opera cinematografica presenta, e attualizza, l’eterno dibattito tra la legge giuridica e la legge morale: Antigone disobbedisce alla prima in nome della seconda, mostrando dunque i conflitti interiori ed esteriori che questa opposizione implica.

LA SOSTANZA ED I VALORI
Il montaggio risulta fondamentale poiché fornisce al racconto un ritmo dinamico che lo caratterizza e aiuta lo spettatore ad immergersi nella diegesi della storia. Una storia che risulta molto personale, profonda, introspettiva, ma che allo stesso tempo riguarda qualsiasi individuo, dato che i valori e le problematiche trattate sono universali.
Inoltre, il lavoro svolto sui colori e sulla composizione dell’immagine è estremamente d’impatto, poiché contribuisce ad evidenziare e sottolineare gli aspetti simbolici portati avanti dal film. Parliamo per esempio dei colori dei vestiti che Antigone indossa nell’arco della pellicola: durante le prime scene questi colori appaiono molto caldi e vivi, ma col procedere del racconto, i colori diventano sempre più freddi, per rappresentare le emozioni di Antigone e in generale la situazione all’interno della quale si trova.
Questa scelta estetica aiuta lo spettatore a comprendere meglio le situazioni vissute dalla protagonista e le emozioni che prova, permettendo in tal modo di creare ancor più empatia e una connessione più forte con lo spettatore.
L’attrice Nahéma Ricci regala al personaggio di Antigone una grande profondità, grazie ad un’interpretazione magistrale. Su di lei si regge tutto il film e permette allo spettatore di vedere attraverso i suoi occhi tutto ciò che succede attorno a lei e ciò che, direttamente o indirettamente, la riguarda. Un film toccante, capace di far capire allo spettatore il valore della vita e i principi che regolano i rapporti tra le persone.