
La figura di Babbo Natale sta spopolando sempre di più nel mondo occidentale. Ovunque troviamo pupazzi, cappelli e costumi che raffigurano il simpatico vecchietto dalla barba lunga che nella notte della vigilia riempie di doni i più piccoli.
Ma vi siete mai chiesti dov’è nata questa popolare leggenda?
Una delle ipotesi più interessanti ci riconduce alla figura di un vescovo cristiano vissuto nel IV secolo in Turchia nella città di Myra, da qui il nome San Nicola di Myra, che poi diventerà Santa Claus nei paesi anglosassoni. Troviamo diverse storie intorno a questa intrigante figura.
Il primo racconto narra dell’aiuto fornito dal vescovo a una famiglia molto povera, tanto che tre giovani furono costrette dal padre a prostituirsi.
Ma grazie all’intervento di San Nicola, che donò 3 palle d’oro alla famiglia in difficoltà, la situazione si risolse per il meglio e le ragazze poterono sposarsi.
Ebbene sì, da questa leggenda capiamo che le origini di Babbo Natale sono ben lontane dal polo nord, come siamo abituati a credere.
Ma le leggende nordiche di certo non mancano e nel tempo si sono fuse con la storia cristiana del mitico vescovo turco.


Spostandoci verso nord troviamo una leggenda antica, che ha a che fare con la religione politeista dei popoli nordici. L’odierno Babbo Natale, infatti, deriverebbe da una delle principali divinità vichinghe, Odino. Una sorta di re-stregone che viaggiava su un cavallo alato di nome Sleipnir, al quale i bambini lasciavano calze e calzature riempite di paglia e carote. In cambio Odino portava loro regali o dolci. Secondo molti la figura di Babbo Natale deriverebbe proprio da questo racconto, data la somiglianza con la tradizione moderna. A sostegno di questa leggenda troviamo alcune caratteristiche fisiche proprie delle divinità pagane, come la lunga barba o i vestiti verdi tipici delle creature dei boschi.
Infatti in pochi sanno che la figura di Babbo Natale fino agli anni 40 del novecento era sempre raffigurato vestito di verde. Ma come si è giunti al tradizionale vestito rosso?
Le ragioni di questo cambiamento sono molto lontane dalle straordinarie leggende di cui abbiamo parlato prima. Si tratta di un’illustrazione di Thomas Nast che si occupò di disegnare e perfezionare la figura di Babbo Natale, vestendolo di rosso ma rappresentandolo come un uomo alto e molto magro, quasi spaventoso.
La vera svolta, che trasformò questo personaggio nel simpatico vecchietto paffutello che conosciamo oggi avvenne tra gli anni ‘30 e ‘60 del novecento grazie all’agenzia pubblicitaria che gestiva le campagne di marketing per la Coca-cola, che affiderà il compito al disegnatore Huddon Sundbloom.
Sarà proprio lui a rendere la figura di Babbo natale più simpatica e accattivante, con una bottiglia di coca cola in mano per dimostrare che la bibita poteva essere gustata anche d’inverno e non solamente in estate.
Una trovata pubblicitaria che condusse al successo non solo la famosa bibita ma anche la ormai popolarissima figura di Babbo Natale.