Joaquin Phoenix, C’mon C’mon, film, cinema, bianco e nero

C’MON C’MON: UN INNO ALLA VITA GRIDATO DAI BAMBINI

C’mon C’mon è un film del 2021, da poco arri­va­to nel­le sale ita­lia­ne, diret­to e sce­neg­gia­to da Mike Mills e con Joa­quin Phoe­nix e il gio­va­nis­si­mo Woo­dy Nor­man nel cast.

Il film è sta­to pre­sen­ta­to in ante­pri­ma al Tel­lu­ri­de Film Festi­val nel set­tem­bre del 2021 e poi suc­ces­si­va­men­te distri­bui­to nel­le sale sta­tu­ni­ten­si a par­ti­re dal 19 novem­bre 2021, riscon­tran­do sin da subi­to i favo­ri del­la cri­ti­ca e del pub­bli­co. Ma come mai que­sto film è sta­to apprez­za­to così tan­to?

“C’mon C’mon rac­con­ta di una stra­na cop­pia for­ma­ta­si qua­si per caso: zio e nipo­te. Il pri­mo, John­ny, è uno spea­ker radio­fo­ni­co che va in giro per gli Sta­ti Uni­ti ad inter­vi­sta­re bam­bi­ni su come si imma­gi­na­no il futu­ro. Jes­se, il nipo­te, è inve­ce un bam­bi­no trop­po argu­to e capa­ce di cela­re le sue sof­fe­ren­ze sot­to gio­chi alquan­to stra­va­gan­ti e non con­ven­zio­na­li.

Joa­quin Phoe­nix, l’interprete di John­ny, reci­ta uno dei miglio­ri ruo­li del­la sua car­rie­ra. Il suo rap­por­to con i tan­ti bam­bi­ni che ci saran­no a scher­mo è favo­lo­so e lui, da gran­de star qua­le è rie­sce a capi­re quan­do lasciar spa­zio ai più pic­co­li e quan­do inve­ce gui­dar­li ver­so le rispo­ste miglio­ri.

Woo­dy Nor­man inve­ce, il bam­bi­no copro­ta­go­ni­sta del film, ha il gran­de pre­gio di riu­sci­re a met­ter­si sul­lo stes­so pia­no di Joa­quin Phoe­nix. Non bril­la di luce rifles­sa, né vie­ne oscu­ra­to dal­la luce del pri­mo. È sem­pli­ce­men­te il secon­do Sole del film che a vol­te, anche per meri­to del con­cept del film mai accon­di­scen­den­te nei con­fron­ti dei bam­bi­ni, risul­ta anche la luce più gran­de.

Joaquin Phoenix, C’mon C’mon, film, cinema, bianco e nero

La sce­neg­gia­tu­ra di que­sto film non può lasciar­ti indif­fe­ren­te. Ti fa pian­ge­re, ti fa ride­re, ti fa anche arrab­bia­re con i pro­ta­go­ni­sti, insom­ma ti emo­zio­na per tut­ta la dura­ta del film.

La vera magia però avvie­ne quan­do le cose non ven­go­no scrit­te. Infat­ti, tut­te le inter­vi­ste che il per­so­nag­gio di Joa­quin Phoe­nix fa con i bam­bi­ni non ven­go­no sce­neg­gia­te. Le rispo­ste risul­ta­no quin­di più rea­li e il film dimo­stra di voler dav­ve­ro rac­con­ta­re i più pic­co­li e non sem­pli­ce­men­te sen­tir­si dire da loro le cose che voglio­no gli adul­ti.

Tan­te del­le pre­oc­cu­pa­zio­ni dei più pic­co­li non arri­va­no alle orec­chie dei più gran­di per­ché quest’ultimi non si pren­do­no la bri­ga di ascol­tar­li. Ma in que­sto film è impos­si­bi­le non ascol­ta­re.

Le inter­vi­ste sono tut­te bel­lis­si­me, tan­to che tut­te quel­le che sono sta­te scar­ta­te dal film sono sta­te inse­ri­te come accom­pa­gna­men­to dei tito­li di coda (quin­di, per favo­re guar­da­te il film fino alla fine!).

“Gli adul­ti han­no l’arroganza di pen­sa­re di ave­re sem­pre ragio­ne” è una del­le rispo­ste che un bam­bi­no dà. Che voi sia­te adul­ti o sem­pli­ci ragaz­zi que­sta fra­se non vi lasce­rà indif­fe­ren­ti.

Joaquin Phoenix, C’mon C’mon, film, cinema, bianco e nero

Il bian­co e nero usa­to nel film non è fri­vo­lo, né una scel­ta pret­ta­men­te sti­li­sti­ca. È neces­sa­rio per far capi­re allo spet­ta­to­re che quel­lo che sta guar­dan­do non è altro che la memo­ria futu­ra dei bam­bi­ni.

Un bam­bi­no di die­ci anni dif­fi­cil­men­te si ricor­de­rà tut­to quan­do sarà adul­to, que­sto lo capi­sce anche John­ny men­tre sta pas­san­do del tem­po con suo nipo­te.

E così, come John­ny pro­met­te a Jes­se che ci sarà sem­pre per ricor­da­gli que­sti momen­ti, allo stes­so modo que­sto film farà sì che i bam­bi­ni di oggi ricor­di­no cosa li spa­ven­ta, da adul­ti.

Vi invi­to ad anda­re a vede­re que­sto film al cine­ma, dove i film meri­ta­no di esse­re visti.

Mat­teo Maroc­chi