Fedeltà

Fedeltà secondo Marco Missiroli: chi ama si tradisce

Secon­do Mar­co Mis­si­ro­li “il sospet­to è più poten­te del­la cer­tez­za” e da que­sto con­cet­to lo scrit­to­re Pre­mio Stre­ga nel 2019 ha dato vita ad un libro dal tito­lo “Fedel­tà”. Il roman­zo da quel momen­to ha ispi­ra­to rifles­sio­ni, inter­ro­ga­ti­vi e oggi anche una serie, usci­ta su Net­flix que­sto 14 feb­bra­io.

A pri­mo impat­to la scel­ta del tito­lo per que­sta sto­ria può sem­bra­re bana­le, ma la veri­tà è che die­tro quell’unica paro­la c’è un modo di rac­con­ta­re la fidu­cia tutt’altro che scon­ta­to.

LA TRAMA

Mar­ghe­ri­ta e Car­lo sono una cop­pia spo­sa­ta da cin­que anni, mol­to affia­ta­ta e asso­lu­ta­men­te per­fet­ta agli occhi di ami­ci e paren­ti. Han­no pro­get­ti per il futu­ro e il pri­mo pas­so è com­pra­re casa per ini­zia­re un nuo­vo capi­to­lo del­la loro vita assie­me. Lei è un’agente immo­bi­lia­re, lui scrit­to­re e pro­fes­so­re all’Università. Tut­to sem­bra scor­re­re nel miglio­re dei modi fino a quan­do non avvie­ne un malin­te­so, che pro­vo­ca una serie di azio­ni e rea­zio­ni sem­pre più rischio­se per la sta­bi­li­tà del­la cop­pia.

Car­lo vie­ne sco­per­to nei bagni dell’università con una sua stu­den­tes­sa tra le brac­cia nel ten­ta­ti­vo di soc­cor­rer­la dopo che si era sen­ti­ta male. Non si trat­ta di una stu­den­tes­sa qua­lun­que ma di Sofia, ragaz­za che fre­quen­ta il cor­so di scrit­tu­ra di Car­lo e che ave­va mostra­to un par­ti­co­la­re inte­res­se per lui. Quel gesto, fat­to in buo­na fede, vie­ne però visto in modo diver­so pri­ma dal ret­to­re dell’ateneo e poi da Mar­ghe­ri­ta che ini­zia a met­te­re in dub­bio il rap­por­to di fidu­cia tra lei e il mari­to.

L’equilibrio su cui si basa­va quel­la soli­da rela­zio­ne comin­cia a sgre­to­lar­si a cau­sa di dub­bi e gelo­sie che mai si era­no inne­sca­ti pri­ma e che pre­sto si tra­sfor­ma­no in insi­cu­rez­ze così poten­ti da spin­ge­re i due pro­ta­go­ni­sti a con­cre­tiz­za­re quel­la pre­sun­ta infe­del­tà.

Ini­zial­men­te la sto­ria gio­ca sul­le zone d’ombra, sul­le par­ti man­can­ti del rac­con­to, su sce­ne che riman­go­no oscu­re agli occhi di Mar­ghe­ri­ta e per­si­no a quel­li del­lo stes­so spet­ta­to­re che vive il sospet­to in pri­ma per­so­na. Dal­la pau­ra del tra­di­men­to deri­va poi un’escalation di situa­zio­ni che diven­ta­no sem­pre meno frain­ten­di­bi­li per chi osser­va le vicen­de dall’esterno, ma anco­ra poco chia­re per chi le vive dall’interno. Car­lo e Mar­ghe­ri­ta si tro­va­no a con­vi­ve­re con desi­de­ri che ave­va­no tenu­to nasco­sti e che non vole­va­no con­fes­sa­re nem­me­no a loro stes­si. Ora però è arri­va­to il momen­to di affron­tar­li.

Fedeltà netflix

 

(IN)FEDELTA’

La serie instil­la diver­si pun­ti di doman­da non solo nel­la men­te dei pro­ta­go­ni­sti, ma anche in quel­la del­lo spet­ta­to­re. Da qua­le momen­to si può par­la­re di infe­del­tà? Esse­re fede­li a qual­cu­no signi­fi­ca tra­di­re sé stes­si? Le nostre azio­ni deri­va­no da ciò che voglia­mo o da ciò che voglio­no gli altri per noi? Cos’è la fedel­tà?

Si è sem­pre par­la­to di fedel­tà come di un requi­si­to essen­zia­le dell’amore, una garan­zia per il fun­zio­na­men­to di una rela­zio­ne che per­met­ta a que­sta di rima­ne­re immu­ta­bi­le nono­stan­te i cam­bia­men­ti este­rio­ri. Dall’altro lato l’infedeltà è sem­pre sta­ta lega­ta all’idea di gelo­sia, al tra­di­men­to fisi­co e men­ta­le e a qual­co­sa di esclu­si­va­men­te distrut­ti­vo.

Nel­la sto­ria di Mis­si­ro­li la paro­la “fedel­tà” ha inve­ce un’accezione plu­ra­le, acqui­si­sce più signi­fi­ca­ti e vie­ne pro­po­sta come un ele­men­to che non per for­za uni­sce. Può esse­re qual­co­sa che disgre­ga, può ave­re a che fare con sé stes­si e il suo oppo­sto, ovve­ro l’infedeltà, è mostra­ta come atto di cam­bia­men­to.

Que­sta visio­ne vuo­le pren­de­re le distan­ze da quel­la del­la vec­chia gene­ra­zio­ne e dal­la codi­fi­ca­zio­ne stan­dard del rap­por­to di cop­pia. Non guar­da al con­cet­to di fedel­tà in ter­mi­ni di bian­co e nero, ma si muo­ve nel­le zone di gri­gio e in ter­ri­to­ri ine­splo­ra­ti, come quel­lo del­la fedel­tà ver­so noi stes­si che si ottie­ne dal­la com­pren­sio­ne di ciò che real­men­te voglia­mo e di chi dav­ve­ro voglia­mo esse­re. La dif­fi­col­tà sta nel far coin­ci­de­re que­sta iden­ti­tà pro­fon­da con quel­la che poi costruia­mo all’esterno e quel­lo a cui si arri­va per rima­ne­re fede­li a sé stes­si è spes­so, secon­do Mis­si­ro­li, pro­prio l’infedeltà.

Fedeltà serie Netflix

“Fedel­tà” non è quin­di una sto­ria sul tra­di­men­to, quan­to una rifles­sio­ne sul­le masche­re che indos­sia­mo per copri­re desi­de­ri peri­co­lo­si e vive­re le iden­ti­tà che gli altri voglio­no per noi. La serie ribal­ta le pro­spet­ti­ve e solo dopo aver­la vista per inte­ro si rie­sce a com­pren­de­re il rea­le sen­so del sot­to­ti­to­lo: Chi ama si tra­di­sce.

Sofia Cic­cot­ta