
In occasione del 50esimo anniversario dallo scioglimento dei Beatles il 10 aprile 2020 è stato venduto per 910 mila dollari il manoscritto di “Hey Jude”.
È il 1968 quando Cynthia Lennon chiede il divorzio dal marito John, frontman dei Beatles insieme a Paul McCartney, per aver intrattenuto una relazione extraconiugale con la cantautrice giapponese Yoko Ono. McCartney, molto legato a Cynthia, che aveva fatto parte della cerchia del gruppo a lungo, e al figlio Julian, decide di andare a Waybridge a trovarli.
Il bambino ha solo cinque anni e quando lo vede Paul non può che pensare a quanto debba essere difficile e doloroso assistere al divorzio dei genitori. È da questa considerazione che nasce la frase “Don’t make it bad, take a sad song and make it better” sviluppatasi poi in tutto il brano durante il viaggio di ritorno verso Londra.
Esistono però, oltre a quella ufficiale, altre versioni sull’origine di questo pezzo, che rimane tutt’oggi uno dei più conosciuti ed ascoltati dei Fab Four. John Lennon in un’intervista rilasciata nel 1980, quando ormai erano passati dieci anni dallo scioglimento della band, ha dichiarato che aveva sempre pensato che “Hey Jude” fosse dedicata a lui. Secondo Lennon le parole di questo pezzo erano state scritte dal Paul che benediceva la coppia Lennon-Ono nonostante sapesse che per via di questa relazione avrebbe perso l’amico. Yoko, con la sua presenza ingombrante, sarebbe stata infatti una delle cause della fine dell’era del gruppo di Abbey Road.
John, poco prima dell’annuncio ufficiale dello scioglimento della band, aveva infatti già iniziato a collaborare con lei anche in ambito artistico con la formazione della Plastic Ono Band.
C’è poi chi ritiene che la canzone McCartney l’avesse dedicata a sé stesso, vista la sua recente rottura con la storica fidanzata Jane Asher. L’altra ipotesi è che sia rivolta agli stessi componenti del gruppo alla luce del periodo artistico particolare che stavano passando.
Rimane tuttavia la versione più accreditata quella della dedica al figlio di Lennon, che una volta venuto a saperlo ne rimase molto toccato e dichiarò di aver trascorso molto più tempo con Paul di quanto non ne avesse passato con il padre. Il titolo sarebbe mutato da “Hey Jules” ad “Hey Jude” per ragioni fonetiche, e McCartney si sarebbe ispirato al personaggio di Jud del suo musical preferito “Oklahoma!”

Il pezzo viene registrato tra le mura dello studio di Abbey Road e rifinito ai Trident, i più attrezzati per registrazioni complesse come quella di questo brano (la parte finale comprende 36 orchestrali!).
Si racconta che uno dei membri dell’orchestra si fosse rifiutato di unirsi al battito di mani sul finale dei 7 minuti di brano e che nel corso della registrazione ci siano state divergenze tra Paul McCartney ed il chitarrista Harrison in merito ad un riff.
Il brano sarebbe stato pubblicato il 26 agosto 1968 negli USA e quattro giorni dopo in Gran Bretagna con il singolo “Revolution” come lato B del disco (si dice tra l’altro che Lennon abbia discusso con McCartney in quanto pensava che il brano da lui composto- Revolution- trattasse temi più attuali e quindi fosse più degno di un Lato A). “Hey Jude”, di 7 minuti ed 11 secondi, ha scala
to tutte le classifiche per settimane ed è diventato uno dei singoli più venduti di sempre.