Mursi, tradizione

LE TRADIZIONI DEI MURSI

I Mur­si sono un grup­po etni­co ori­gi­na­rio dell’Etiopia, in par­ti­co­la­re del­la zona del Mago Natio­nal Park bagna­ta dall’Omo River. Si occu­pa­no pre­va­len­te­men­te di pasto­ri­zia e comu­ni­ca­no tra loro con il lin­guag­gio Mur­si, appar­te­nen­te alla fami­glia del­le lin­gue nihi­lo-saha­ria­ne

Mursi

L’etnia è par­ti­co­lar­men­te cono­sciu­ta per l’usanza di inse­ri­re dei piat­tel­li di legno o cera­mi­ca deco­ra­ta (deb­hi­nya) all’interno del lab­bro infe­rio­re, che può rag­giun­ge­re fino ai 16 cm.

 Ini­zial­men­te le ado­le­scen­ti, aiu­ta­te dal­le anzia­ne più esper­te, pra­ti­ca­no un’incisione nel lab­bro che si amplia gra­dual­men­te attra­ver­so l’utilizzo di piat­ti sem­pre più gran­di. Una vol­ta rag­giun­ta la gran­dez­za desi­de­ra­ta le ragaz­ze in età da matri­mo­nio li indos­sa­no duran­te i bal­li per esse­re più attraen­ti. Ma la gran­dez­za del lab­bro, con­se­guen­te all’utilizzo dei piat­tel­li, non è solo un fat­to­re este­ti­co; sem­bra inve­ce che la modi­fi­ca­zio­ne del cor­po sia un modo in cui i Mur­si inse­gna­no ai pro­pri figli per esse­re par­te del­la socie­tà e acqui­si­re mora­li­tà.

Oltre al ruo­lo di “inse­gna­men­to”, la dimen­sio­ne del lab­bro deter­mi­na il prez­zo del­la spo­sa, che può arri­va­re a costa­re fino a 50 capi di bestia­me. Ma que­sta usan­za non è riser­va­ta solo alle ragaz­ze in età da mari­to, anche le don­ne già spo­sa­te indos­sa­no i piat­ti labia­li in par­ti­co­la­ri occa­sio­ni, come per la mun­gi­tu­ra del bestia­me, per ser­vi­re i pasti al mari­to o per dan­za­re.

Mursi, etnia

Oltre a que­sta pecu­lia­re usan­za, i Mur­si sono noti anche per altre sin­go­la­ri abi­tu­di­ni: la deco­ra­zio­ne tra­di­zio­na­le non coin­vol­ge solo i piat­ti di cera­mi­ca ma anche il pro­prio cor­po.  Pra­ti­ca­no abi­tual­men­te la pit­tu­ra del cor­po (così come i vici­ni Sur­ma) e la sca­ri­fi­ca­zio­ne, anti­ca pra­ti­ca a sco­po deco­ra­ti­vo

Mursi, tradizione

Un’altra tipi­ca abi­tu­di­ne degli uomi­ni di que­sta etnia è l’assunzione di una bir­ra “arti­gia­na­le” deri­va­ta dal­la fer­men­ta­zio­ne del sor­go (un cerea­le che si col­ti­va in tut­ta Etio­pia) soli­ta­men­te nel­le pri­me ore del mat­ti­no. Oltre a ciò sono soli­ti snif­fa­re pol­ve­re di pepe­ron­ci­no dal­le car­tuc­ce usa­te dei loro fuci­li. Que­ste pra­ti­che li ren­do­no piut­to­sto aggres­si­vi.

Per con­clu­de­re que­sto viag­gio nel­le anti­che ter­re afri­ca­ne e coin­vol­ger­vi nel­le tra­di­zio­na­li dan­ze pro­po­nia­mo qui un video ani­ma­to da splen­di­di colo­ri e viva­ci bal­li e sug­ge­ria­mo anche la let­tu­ra di un inte­res­san­te e det­ta­glia­ta testi­mo­nian­za.

Ali­ce Pinel­li