NEW5: DALLA GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME DI COVID ALL’ELIMINAZIONE DEL SUPER GREEN PASS

Le 5 noti­zie da non per­de­re: la Gior­na­ta Nazio­na­le in Memo­ria del­le Vit­ti­me dell’Epidemia da Coro­na­vi­rus, la Gior­na­ta del Fioc­chet­to Lil­la, le dimis­sio­ni di Mari­na Ovsyan­ni­ko­va, Al Bano con­tro Putin e le sor­ti del Green Pass.

18 MARZO: GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL COVID-19

Mar­zo è il mese del­le cele­bra­zio­ni e del­le com­me­mo­ra­zio­ni. Un anno fa è sta­to scel­to il 18 mar­zo come Gior­na­ta Nazio­na­le in

18 marzo

Memo­ria del­le Vit­ti­me dell’Epidemia da Covid-19. Que­sta data-sim­bo­lo ci ripor­ta all’anno 2020 quan­do, pro­prio il 18 mar­zo, un’immagine fece il giro del mon­do: il cor­teo di camion mili­ta­ri che nel ber­ga­ma­sco tra­spor­ta­va­no le (trop­pe) bare di chi non ce l’aveva fat­ta.
La sce­na fu spiaz­zan­te e dolo­ro­sa. Così come lo sono sta­ti que­sti due anni. Due anni che vor­rem­mo lasciar­ci alle spal­le, sen­za però dimen­ti­ca­re tut­te le per­so­ne a cui abbia­mo dovu­to dire addio.
La data del 18 mar­zo 2020 rima­ne inci­sa nel­la memo­ria degli ita­lia­ni. Un’immagine, quel­la dei mez­zi mili­ta­ri che a Ber­ga­mo tra­spor­ta­va­no le vit­ti­me fal­ci­dia­te da un virus allo­ra anco­ra sco­no­sciu­to, che rac­chiu­de­va il dram­ma dell’intera pan­de­mia. Alla memo­ria del­le vit­ti­me ci inchi­nia­mo”. Que­ste sono sta­te le paro­le del pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca Ser­gio Mat­ta­rel­la.

La dichia­ra­zio­ne del Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca in occa­sio­ne del­la Gior­na­ta Nazio­na­le in Memo­ria del­le Vit­ti­me dell’Epidemia da Coro­na­vi­rus

 

LA GIORNATA DEL FIOCCHETTO LILLA

I distur­bi ali­men­ta­ri come l’anoressia e la buli­mia sono pato­lo­gie com­ples­se e sem­pre più dif­fu­se, soprat­tut­to fra i più gio­va­ni. Esse sono peri­co­lo­se in quan­to han­no gra­vi con­se­guen­ze sul­lo

svi­lup­po cor­po­reo e sul­la salu­te fisi­ca e psi­co­lo­gi­ca di chi ne sof­fre.

In Ita­lia sono più di 3 milio­ni le per­so­ne con que­sti distur­bi, di cui oltre il 95% sono don­ne.

La pan­de­mia ha peg­gio­ra­to la situa­zio­ne in que­sto ambi­to e appa­re allar­man­te come con­ti­nui ad abbas­sar­si l’età di esor­dio dei distur­bi ali­men­ta­ri.

Data l’ampiezza del feno­me­no, nel 2018 è sta­ta isti­tui­ta la Gior­na­ta nazio­na­le del Fioc­chet­to lil­la il 15 mar­zo. Gli obiet­ti­vi di que­sta gior­na­ta riguar­da­no la sen­si­bi­liz­za­zio­ne degli ita­lia­ni sui distur­bi ali­men­ta­ri, la dif­fu­sio­ne di infor­ma­zio­ni cor­ret­te a riguar­do e la soli­da­rie­tà ver­so chi sof­fre di que­ste malat­tie.

Cosa sono i distur­bi ali­men­ta­ri

 

MARINA OVSYANNIKOVA SI DIMETTE DAL SUO LAVORO

Il gesto di Mari­na Ovsyan­ni­ko­va, gior­na­li­sta rus­sa, è diven­ta­to il sim­bo­lo del­la pro­te­sta con­tro una guer­ra non volu­ta, quel­la Rus­so-Ucrai­na.
qui.

Marina Ovsyannikova

La Ovsyan­ni­ko­va si era mostra­ta, in diret­ta tele­vi­si­va su Chan­nel One, con un car­tel­lo con­tro la guer­ra:

“Nien­te guer­ra, fer­ma la guer­ra, non cre­de­re alla pro­pa­gan­da, qui ti stan­no men­ten­do”.

Dopo aver rice­vu­to una mul­ta di 30mila rubli (l’equivalente di cir­ca 247 euro), il rischio per la gior­na­li­sta – di cui, a segui­to del gran­de gesto, si era­no per­se le trac­ce per qual­che tem­po – sono i 15 anni di car­ce­re, pre­vi­sti dal Crem­li­no per la “dif­fu­sio­ne di noti­zie fal­se”.

Mari­na Ovsyan­ni­ko­va, stan­do alle sue dichia­ra­zio­ni rila­scia­te nel cor­so di un’intervista a France24, sem­bre­reb­be pron­ta a lascia­re il suo lavo­ro da redat­tri­ce, ma non il suo pae­se, la Rus­sia.

Per saper­ne di più su Mari­na Ovsyan­ni­ko­va clic­ca

 

Al Bano

AL BANO HA PRESO LE DISTANZE DA PUTIN

“Come si fa a girar­si dall’altra par­te quan­do l’umanità chia­ma? Fino ades­so sono sem­pre sta­to chia­ma­to a can­ta­re, ades­so sono chia­ma­to a fare que­ste ope­re di uma­ni­tà, nien­te di straor­di­na­rio”. Al Bano giu­sti­fi­ca così la sua deci­sio­ne

di ospi­ta­re tre pro­fu­ghi ucrai­ni – una madre con la bam­bi­na e un ragaz­zo, tut­ti del­lo stes­so nucleo fami­lia­re – nel­la sua casa di Cel­li­no San Mar­co. Dopo aver can­cel­la­to tut­ti i suoi con­cer­ti in Rus­sia, con que­sta azio­ne di soli­da­rie­tà, il can­tau­to­re pren­de ulte­rior­men­te le distan­ze da Putin. Al Bano era con­si­de­ra­to vici­no a Putin al pun­to di esse­re inse­ri­to nel­la black list ucrai­na, da cui poi è sta­to rimos­so. La con­dan­na chia­ra e pub­bli­ca al lea­der rus­so da par­te di Al Bano risul­ta, quin­di, signi­fi­ca­ti­va per­ché è sta­to uno dei pochi ammi­ra­to­ri e fre­quen­ta­to­ri di Putin a dis­so­ciar­si in pub­bli­co.

Al Bano con­tro Putin

 

ELIMINATI SUPER GREEN PASS E OBBLIGO VACCINALE

 

Il Con­si­glio dei mini­stri ha appro­va­to all’unanimità la road map che pre­ve­de

green pass

il gra­dua­le allen­ta­men­to del­le misu­re anti-Covid da apri­le. Alla fine del­lo sta­to di emer­gen­za, pre­vi­sta per il 31 mar­zo, ver­ran­no innan­zi­tut­to eli­mi­na­te tut­te le strut­tu­re emer­gen­zia­li come i Cts. Dal 1° apri­le cado­no sia l’obbligo vac­ci­na­le, che resta in vigo­re solo per il per­so­na­le sani­ta­rio, che il Super Green Pass per i lavo­ra­to­ri over 50. Ter­mi­na anche il siste­ma di colo­ri del­le Regio­ni e la capien­za degli sta­di tor­na al 100%.

Fino al 30 apri­le ser­vi­rà il Super Green Pass per le atti­vi­tà al chiu­so men­tre sarà suf­fi­cien­te il Green Pass base per i tra­spor­ti. Inol­tre, resta l’obbligo di masche­ri­ne al chiu­so per il mese di apri­le.

A comu­ni­ca­re que­sta road map è sta­to lo stes­so pre­si­den­te Dra­ghi che ha aper­to la con­fe­ren­za stam­pa dicen­do “qua­si com­piu­to il ritor­no alla nor­ma­li­tà e alla socia­li­tà”.

La con­fe­ren­za stam­pa in cui vie­ne annun­cia­ta road map

 

 

Di Sere­na Tra­buc­chi e Bea­tri­ce Taglia­pie­tra