NEW5: Tra referendum bocciati e venti di guerra

Le 5 noti­zie da non per­de­re: la guer­ra in Ucrai­na, la Cor­te Costi­tu­zio­na­le boc­cia euta­na­sia e can­na­bis lega­le, la fine del­lo sta­to di emer­gen­za e il sui­ci­dio di un ex agen­te di moda.

CRISI UCRAINA: LA GUERRA è INIZIATA

Nel­la not­te tra il 23 e il 24 feb­bra­io Putin ha tenu­to un discor­so in cui ha annun­cia­to un’operazione mili­ta­re spe­cia­le” in Ucrai­na. È

Guerra-Russia-Ucraina

ini­zia­ta così l’invasione dell’Ucraina, che, nel cor­so del­le gior­na­te seguen­ti, si è este­sa in tut­to il ter­ri­to­rio ucrai­no. Il Con­si­glio euro­peo ha appro­va­to del­le san­zio­ni con­tro la Rus­sia che riguar­da­no le espor­ta­zio­ni, il set­to­re ban­ca­rio e per­so­ne vici­ne a Putin, men­tre Biden ha annun­cia­to la com­ple­ta rot­tu­ra dei rap­por­ti USA-Rus­sia e ha pro­mes­so san­zio­ni “deva­stan­ti” per la Rus­sia. Per quan­to riguar­da la NATO, inve­ce, non è anco­ra inter­ve­nu­ta mili­tar­men­te dato che l’Ucraina non ne fa par­te.

Il pre­si­den­te ucrai­no Zelen­sky affer­ma, però, che la rea­zio­ne dell’Occidente è trop­po len­ta. Intan­to gli ucrai­ni che non sono riu­sci­ti a scap­pa­re si rifu­gia­no nel­le sta­zio­ni del­le metro­po­li­ta­ne o dove pos­so­no per sfug­gi­re ai bom­bar­da­men­ti. Si sti­ma­no 5 milio­ni di sfol­la­ti cau­sa­ti dall’attacco rus­so men­tre sono già mor­ti 137 ucrai­ni tra civi­li e sol­da­ti. Intan­to, in Rus­sia, miglia­ia di per­so­ne sono sce­se in piaz­za con­tro la guer­ra.

Per­ché la Rus­sia inva­de l’Ucraina

 

BOCCIATO REFERENDUM EUTANASIA LEGALE

BOCCIATO REFERENDUM EUTANASIA LEGALE

La Cor­te Costi­tu­zio­na­le ha boc­cia­to il refe­ren­dum sull’eutanasia lega­le, poi­ché ritie­ne che “a segui­to

dell’abrogazione, ancor­ché par­zia­le, del­la nor­ma sull’omicidio del con­sen­zien­te, cui il que­si­to mira, non sareb­be pre­ser­va­ta la tute­la mini­ma costi­tu­zio­nal­men­te neces­sa­ria del­la vita uma­na, in gene­ra­le, e con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to alle per­so­ne debo­li e

vul­ne­ra­bi­li”. Nei mesi scor­si si era svol­ta la cam­pa­gna refe­ren­da­ria, la qua­le ave­va rac­col­to più di un milio­ne di fir­me, gra­zie ai ban­chet­ti e agli stru­men­ti digi­ta­li. Il refe­ren­dum sull’eutanasia lega­le era sta­to pro­mos­so dall’associazione Luca Coscio­ni, con il sup­por­to di altre asso­cia­zio­ni e anche di alcu­ni par­ti­ti (come +Euro­pea e Sini­stra Ita­lia­na) e ave­va come obiet­ti­vo quel­lo di depe­na­liz­za­re l’omicidio del con­sen­zien­te, puni­to dall’articolo 579 del codi­ce pena­le con la reclu­sio­ne da 6 a 15 anni. 

Ora si par­la di affron­ta­re il tema del sui­ci­dio assi­sti­to in Par­la­men­to, appro­van­do una leg­ge che lo rego­la­men­ti. 

 

BOCCIATO REFERENDUM CANNABIS

Il gior­no dopo la boc­cia­tu­ra per l’eutanasia lega­le,

la Cor­te Costi­tu­zio­na­le ha boc­cia­to anche il refe­ren­dum sul­la can­na­bis

Cannabis legale

lega­le, rite­nu­to inam­mis­si­bi­le. Il pre­si­den­te del­la Con­sul­ta, Giu­lia­no Ama­to, ha pre­ci­sa­to di soste­ne­re “inam­mis­si­bi­le il refe­ren­dum, come io dico, sul­le sostan­ze stu­pe­fa­cen­ti, non sul­la can­na­bis”. La rac­col­ta del­le fir­me si era svol­ta esclu­si­va­men­te onli­ne e ave­va rag­giun­to le 630mila sot­to­scri­zio­ni nel giro di pochi gior­ni. Si trat­ta­va di depe­na­liz­za­re la col­ti­va­zio­ne di qual­sia­si pian­ta per uso per­so­na­le, man­te­nen­do le pene lega­te alla deten­zio­ne, alla pro­du­zio­ne e alla fab­bri­ca­zio­ne del­le sostan­ze. Il Comi­ta­to pro­mo­to­re del refe­ren­dum par­la di “scon­fit­ta del­le isti­tu­zio­ni, del Par­la­men­to, dei par­ti­ti che han­no mes­so la testa sot­to la sab­bia, non del­le cen­ti­na­ia di miglia­ia di cit­ta­di­ni che han­no fir­ma­to la pro­po­sta”. 

Brea­king Ita­ly inter­vi­sta Mar­co Cap­pa­to sui refe­ren­dum euta­na­sia e can­na­bis.

 

fine ALLO stato di emergenza

Il pre­si­den­te del Con­si­glio Mario Dra­ghi ha annun­cia­to che dal 1° apri­le cam­bie­rà l’approccio alla pan­de­mia da par­te del gover­no. Non ci sarà nes­su­na pro­ro­ga del­lo

sta­to di emer­gen­za dopo il 31 mar­zo, stop alle qua­ran­te­ne da con­tat­to a scuo­la, fine dell’obbligo di masche­ri­na all’aperto e non sarà più in vigo­re il siste­ma del­le zone colo­ra­te.

Tut­to que­sto avrà un’influenza anche sul­la gestio­ne del­lo smart wor­king, che dovrà esse­re defi­ni­to con accor­di indi­vi­dua­li tra azien­da e lavo­ra­to­ri.

Ricor­dia­mo che lo sta­to di emer­gen­za è ormai in vigo­re da 2 anni e due mesi: ven­ne infat­ti intro­dot­to dal gover­no Con­te 2 il 31 gen­na­io 2020, ven­ti gior­ni pri­ma del­la sco­per­ta del ‘pazien­te 1’ a Codo­gno.

Ciò che fa ben spe­ra­re è la situa­zio­ne epi­de­mio­lo­gi­ca in for­te miglio­ra­men­to, gra­zie soprat­tut­to al suc­ces­so del­la cam­pa­gna vac­ci­na­le. L’obiettivo fina­le è quel­lo di “Ria­pri­re tut­to, al più pre­sto”.

Dra­ghi annun­cia la fine del­lo sta­to di emer­gen­za

 

Agente di giorno, complice di epstein di notte

Jean-Luc Bru­nel, 76enne fon­da­to­re di due agen­zie di moda, dal 2020 dete­nu­to nel car­ce­re pari­gi­no de la San­tè.

Caso Epstein

Denun­cia­to per abu­si, mol­ti dei qua­li cadu­ti in pre­scri­zio­ne, da mol­te del­le sue col­la­bo­ra­tri­ci, incri­mi­na­to per aver stu­pra­to una mino­ren­ne, accu­sa­to di aver mes­so in con­tat­to Epstein con la mag­gior par­te del­le ragaz­ze mino­ren­ni e aver­lo aiu­ta­to ad abu­sar­ne. Tra le ragaz­ze coin­vol­te anche la stes­sa che ha accu­sa­to di abu­so ses­sua­le il prin­ci­pe Andrea del Regno, i due han­no fat­to un accor­do extra­giu­di­zia­le a metà feb­bra­io. Jean-Luc inve­ce è sta­to ritro­va­to mor­to nel­la sua cel­la, impic­ca­to, saba­to 19 feb­bra­io. Da sem­pre si dichia­ra­va inno­cen­te.

 

Chi era Jean-Luc Bru­nel?

 

Andrea Petroz­zi, Auro­ra Saba­to, Ire­ne Cot­ta­rel­li e Sere­na Tra­buc­chi