
Questo gioco, super mario, è una merda, ma una merda dorata.
La dichiarazione ha bisogno di un chiarimento. Nintendo ha deciso di inserire in una sola schedina per la Switch 2 alcuni giochi di Mario, nonché due dei migliori videogiochi di sempre: Super Mario 64 e Super Mario Galaxy (e poi ci sta pure Super Mario Sunshine, ma in confronto agli altri risulta essere disagiato). Tutto ciò al prezzo di 60 euri, ottimo se relazionato all’offerta.
Ora vi starete chiedendo perché è una merda; ve lo dico subito. Manca Super Mario Galaxy 2! Questo ha venduto almeno quanto il suo predecessore, se non di più, e ha ottenuto valutazioni impeccabili da parte della critica. È anche un’importante parte della mia infanzia e vedere una collezione di Mario senza una delle sue componenti più fondamentali è una tortura psicologica, tipo quando non trovi il pezzo che ti serve per completare il puzzle. Oltretutto è acquistabile solamente fino al 31 marzo del 2021, sia come copia fisica che digitale. Ma che senso ha? Perché privare il mondo di questa piccola gemma? Anche perché sono difficili da trovare singolarmente sti tre giochi e costano pure.
La trama è quella di qualsiasi gioco di Mario: la Principessa viene rapita da Bowser e tocca all’idraulico andare a riprenderla (in Sunshine Mario sarà anche accusato di vandalismo). Per completare questo obiettivo dovrete affrontare una serie di livelli e accumulare stelle, soli o stelle con i bordi smussati. Nonostante ciò ogni capitolo porta con sé meccaniche e concetti di gioco nuovi. Super Mario 64 è il primo, uscito per Nintendo 64 (a cui è seguito il remake per DS), e ha il merito di aver iniziato il tutto. A lui, molto tempo dopo, è seguito Super Mario Sunshine, che ha letteralmente dato un cannone ad acqua a un idraulico, facendolo diventare una specie di pompiere-acrobata. L’ultimo è Super Mario Galaxy, per la Wii, che porta tutto nello spazio (destinazione obbligata di ogni franchise). Vi darei qualche accenno anche sul suo seguito, ma qualcuno ha pensato che fosse una buona idea non includerlo.
Nonostante gli anni che si portano a dietro sono ancora in grado di esercitare il loro appeal, visto l’esorbitante numero di vendite che questa collezione è riuscita ad ottenere. La grafica è stata migliorata, ma in modo minimo, mantenendosi fedele agli originali, perciò non aspettatevi miracoli in questo senso. Detto ciò, per un giocatore d’oggi, i comandi del capitolo per Nintendo 64 risulteranno grezzi; l’assenza dei controller con il sensore di movimento della Wii (in luogo del quale sono proposte alternative obbrobriose) snatura l’esperienza di Super Mario Galaxy; mentre per Sunshine il tutto è sorprendentemente ottimizzato (perché solo per lui?). Questi piccoli dettagli portano a un risultato leggermente inferiore agli originali, ma di cui si accorgeranno solo i giocatori più affezionati, mentre i novizi si troveranno davanti un’esperienza che vale davvero la pena di fare.
P.S.
Accanto ai 3 giochi ci stanno pure le musichette delle colonne sonore. Non so se frega a qualcuno, però è un’aggiunta carina, sono veramente belle (anche se non come Super Mario Galaxy 2).
All’approssimativa cura di Matteo Simonetti