
Nel giugno del 1979 veniva pubblicato in tutte le librerie uno dei romanzi più particolari della letteratura italiana, ovvero “Se una notte d’inverno un viaggiatore” del grande scrittore Italo Calvino. Questo romanzo è rivoluzionario, non tratta di una storia tradizionale con un inizio e una fine, ma è un continuo divenire di avvenimenti che possono avere dieci modi diversi di concludersi. La trama, apparentemente semplice, tuttavia è intricata ed è in grado di lasciare noi lettori con il fiato sospeso.
Calvino si era proposto di scrivere un romanzo sul piacere di leggere romanzi, identificandosi non più come l’autore ma come il lettore stesso, ed è così che nasce “se una notte d’inverno un viaggiatore”.
“Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto”.
Il protagonista di questo bizzarro romanzo è il Lettore, che intraprende la lettura di un nuovo libro, iniziando così il viaggio: egli cammina tra le pagine, le tocca, vede quei caratteri neri stampati e sente il ritmo mutevole delle parole che si susseguono, fino a quando le parole finiscono, lasciando incompleto il romanzo e il cuore del lettore. Così inizia la ricerca alla copia completa del testo, in questo tentativo conoscerà un’anima a lui affine chiamata Ludmilla, che in seguito diventerà semplicemente Lettrice. Le loro vite si intersecano, si amalgamano lentamente in nome dell’amore per la lettura e letteratura, in nome della curiosità che li porterà a leggere dieci incipit di dieci libri differenti, senza concludere alcuno di questi.
Le avventure così contorte e caotiche del Lettore sono scandite dalla sua lettura di romanzi sempre diversi da quello che stava cercando e questi, come il primo libro, saranno incompleti, aumentando sempre di più la brama di scoprire il finale delle diverse storie.
Da un percorso che pare scombussolato nascono sensazioni, collegamenti ed impressioni che Calvino vuole provocare nel Lettore, il quale è posto al centro del vortice e che si sente protagonista del romanzo. Perciò l’autore si cimenta nella stesura di dieci testi diversi tra loro sia per temi che per stile. Il romanzo, dunque, presenta una struttura molto originale e un racconto sempre interrotto.
Sappiamo che Calvino non scelse dieci racconti per un motivo particolare, ma semplicemente scelse di scrivere delle pagine con lo scopo di divertirsi ed emozionarsi, mettendo alla prova in modo sublime il suo essere scrittore. Nell’opera non c’è tutto ciò che può essere scritto ma tutto ciò che Calvino sentiva di poter scrivere e che non aveva mai scritto; esclude infatti l’autobiografia, che non gli interessa, e i tipi di narrativa in cui si era già cimentato.

In conclusione, definire “se una notte d’inverno un viaggiatore” con poche righe è difficile, se non impossibile; allora come potremmo definirlo? Semplicemente una lunga lettera d’amore alla letteratura, alla passione per essa e al desiderio di sperimentare.
“La continuità del tempo possiamo ritrovarla solo nei romanzi di quell’epoca in cui il tempo non appariva più come fermo e non ancora come esploso, un’epoca che è durata su per giù cent’anni, e poi basta”.
“Se una notte d’inverno un viaggiatore ”-Italo Calvino