Oggi vorrei parlarvi di uno dei libri più belli letti fino ad oggi, L’altra Eszter di Magda Szabó , un lungo monologo che ripercorre la vita di Eszter nell’Ungheria del pre e post seconda guerra mondiale.
Ciò che mi ha davvero colpito è stata una riflessione che mi ha accompagnata per tutto il libro: “chi di noi è davvero buono, e chi di noi è davvero cattivo?”. Tendiamo sempre ad incolpare gli altri, gli altri sono cattivi, io sono buono, ma la verità è che in ognuno di noi c’è del bene e del male, sta a noi stessi decidere che parte valorizzare di più della nostra personalità.
A questo proposito, Eszter è un personaggio grigio, con moltissime sfumature, e che io personalmente in alcuni momenti ho faticato a comprendere fino in fondo; ma guardandola da un altro punto di vista, vedo un personaggio molto più umano rispetto a quelli che ci vengono propinati solitamente. Non esistono solo buoni o cattivi, ma esistono tantissimi tipi di personalità differenti nei quali rispecchiarsi.

Figlia unica di due genitori che si amano in modo speciale, Eszter si sentirà quasi tagliata fuori dal loro rapporto, e questo, oltre la povertà che caratterizza la famiglia, la porterà ad avere un forte senso di gelosia nei confronti della sua compagna di scuola Angela.
Angela rappresenta tutto ciò che Eszter non è; infatti in questo lungo monologo troviamo concentrati tutta la gelosia e l’odio nei suoi confronti, anche molti anni dopo la fine del loro rapporto. Il loro è un rapporto di amore e odio che sentiremo quasi sulla nostra pelle; i due sentimenti sembrano fondersi in modo tale che non possa esistere uno senza l’altro.Durante tutta la lettura ho sentito un forte sentimento di angoscia, parola dopo parola, soprattutto nella lettera indirizzata all’amore di Eszter, nella quale emergono emozioni, sofferenze, attimi di vita che non torneranno e dove viene mostrata una donna incapace di dimenticare e ancora dominata da antichi rancori.
Non si può definire la protagonista come la classica eroina, una persona buona, altruista e che si sacrificherebbe per gli altri; qui si tratta dell’opposto, si parla di una donna estremamente egoista, che però rappresenta un po’ tutti noi, un po’ il mondo moderno, dove di eroi sembra che c’è ne siano sempre di meno.
La scrittura di questo romanzo è molto fluida, mi ha tenuta incollata alle pagine e mi ha cullata lungo la vita di Eszter. Una scrittura che ci cattura, con una prosa che può passare dall’essenza della delicatezza a qualcosa di scuro e crudo nel giro di qualche pagina. Detto ciò, posso sicuramente dire che leggerò altro di Magda Szabó! Mi sono già portata avanti acquistando qualche mese La porta.
E per voi quali sono stati i libri migliori letto fino ad oggi?